Cent’anni e non sentirli: “Aria” by Gucci

Lo scorso 15 aprile, Alessandro Michele ha presentato la sua Fall/Winter 2021 per Gucci. L’assenza dai calendari ufficiali della Fashion Week era stata motivata dal bisogno del direttore creativo di riprendere in mano l’ispirazione senza sottometterla ai ritmi concitati e spietati del fashion system.

Lo show si intitolava “Aria”: aria di leggerezza, di libertà e soprattutto di glamour. La collezione era infatti ambientata in un immaginario club Savoy, dal nome dell’hotel in cui lavorava Guccio Gucci. L’interno, ricoperto di luci scintillanti e fotocamere col flash, risuonava di canzoni contenenti il nome del brand, a cominciare dalla celeberrima “Gucci Gang” di Lil Pump.

Gucci Aria

Alessandro Michele, per il centesimo anniversario del brand (omaggiato dai cappelli con il numero 100 ricamato), ha realizzato il suo classico lavoro sugli archivi, rendendo il tutto moderno e memorabile. Gli accessori da equitazione iconici, come i morsetti, i caschi e le fruste, diventavano  veri e propri harness e oggetti più fetish che sportivi. Il glamour alla Tom Ford era ben presente, sia come citazione diretta (basti vedere il completo di velluto rosso che apre la sfilata, creato originariamente negli anni Novanta per Gwyneth Paltrow) sia nei dettagli: cappotti e pochette a forma di cuore anatomico scintillanti, piume e pizzi.

Da menzionare la collaborazione con Balenciaga, definita “hacking”. Demna Gvasalia e Alessandro Michele avevano annunciato la loro alleanza qualche giorno fa, e dopo la sfilata il pubblico è andato in visibilio. Una collaborazione fra due case di moda così importanti e con una storia così ricca rappresenta quasi un inedito di questi tempi. La silhouette squadrata, con stivali alti aderenti a punta, è tipicamente Balenciaga, ma il resto era Gucci al 100%: il primo non sovrastava il secondo, come è giusto che sia. La logomania, amata da entrambi i designer, arrivava ai suoi massimi apici nei completi con i doppi loghi stampati. L’accessorio più instagrammabile? La collana con le lettere di Balenciaga, tranne la G a forma di logo Gucci.

Gucci Aria

La parte finale della presentazione consisteva in un film curato da Floria Sigismondi: in un giardino dall’atmosfera romantica-preraffaelita, i modelli e le modelle fluttuavano nell’aria, come in levitazione. Una sublimazione finale della bellezza dello show, ricca di ottimismo e leggerezza.

Gucci Aria

Foto: @ideservecouture / Alessandro Michele

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