La città che non dorme mai. Recap della New York Fashion Week

Come ogni anno migliaia di persone fra buyers, bloggers, giornalisti e celebrità si sono recati, per scoprire quali trend propongono gli stilisti, nella città che anno dopo anno cambia, si evolve, cresce irrefrenabilmente: New York. La settimana della moda della Grande Mela è stata ovviamente ricca di sorprese e iniziative, anche se non sono mancati i flop.

Calvin Klein ss 18 New York
Calvin Klein

Uno degli show più entusiasmanti? Quello di Calvin Klein. Raf Simons, designer della maison, ha portato in una passerella dall’aria fosca e con drappi rosso sangue appesi al soffitto la profonda (e quasi cervellotica) sintesi fra l‘American dream e l’American horror. Americani infatti sono il denim, i piumini e le camicie western a intarsi di colori diversi. Terrorizzanti sono i guanti di lattice, le macchie rosse su alcuni abiti, le stampe di Warhol della serie Death & disaster e le scarpe ispirate alla maschera di Jason Voorhes in Venerdì 13. Una facciata gradevole che cela inquietudini di sottofondo.

Fenty X Puma ss 18 New York
Fenty X Puma

Il giorno seguente è stato il turno di Alexander Wang, che ha fatto molto parlare di se’. La colezione di streetwear di base (jeans, leggins di pelle, simil-giacchetti annodati in vita) è stata eclissata totalmente dal contesto della sfilata. Wang ha caricato le modelle su un pullman che si è fermato due volte lungo la strada verso la location dello show per realizzare a sorpresa delle “sfilate pop-up” in strada, con grande stupore dei passanti. Dopodiché l’ha replicato in versione ufficiale davanti alla stampa e agli addetti ai lavori. Questo apprezzabile metodo vuole essere inclusivo e democratico verso il grande pubblico di appassionati, escluso da un evento così importante come la sfilata. Purtroppo però questa è basata anche sui capi presentati, dietro i quali non traspariva molto lavoro. Continuando con lo sportswear, non si può non menzionare la collezione Fenty X Puma, curata dalla superstar Rihanna. I capi erano per sport ad alta prestazione come il surf o il motocross. Nel finale, proprio a bordo di una moto RiRi ha chiuso lo show, sfrecciando fra le dune di sabbia rosa sparse sulla passerella.

Carolina Herrera ss 18 New York
Carolina Herrera

Altri stilisti invece si sono ispirati all’arte. Tra questi, una vera e propria perla è stata Carolina Herrera. Per la prima volta nella storia è stata svolta una sfilata nel giardino delle statue del MoMa, di sera. I vestiti, illuminati dalla luce della luna, erano in perfetta sintonia con le taglienti linee delle statue esposte. La collezione era tutta basata sul colore. Vestitini con righe di tinto chambray, abiti svolazzanti dai toni pastello, paillettes con effetto ombré, nappe fluo e coriandoli arcobaleno su abiti da sera neri. In mezzo a tutto quel colore, in realtà, colpisce anche un bellissimo abito da cocktail bianco e nero che sembrava “pixelato”, quasi uscito da un vecchio computer!

Delpozo ss 18 New York
Delpozo

Basata invece su una serie di fotografie di Maria Swarbova era la collezione dal gusto retró e delicata disegnata da Font per Delpozo. I vestiti da giorno erano di colori accesi e limpidi, alcuni con fantasie e quasi tutti con tessuti che creavano costruzioni possenti. Gli abiti da sera invece erano fiammeggianti, con tulle di colori pastello a contrasto con gialli fluo, azzurri accesi e argento. L’aria di leggerezza che si respirava era condita da qualche piuma su vestiti longuette e scarpe.

Oscar de la Renta ss 18 New York
Oscar de la Renta

Più grafica e concettuale la collezione di Oscar de la Renta. Si partiva da jeans con macchie di paillettes e con l’iconica firma del fondatore della casa, scomparso nel 2014, stampata o cucita in suo omaggio su vestiti di tulle e pellicce. A seguire, capi da giorno con ritagli di pelle e completi giovanili più formali. Per finire, romantici e voluminosi abiti da sera simili a nuvole di tulle riccamente decorati o colorati. La silhouette era giovanile, l’uso dei colori aggressivo.

Diane Von Furstenberg New York ss 18
Diane Von Furstenberg

A detta di alcuni giornalisti invece non è stata piacevole la sfilata di Diane Von Furstemberg, ispirata agli anni ’70. Tralasciando alcune brutture della location, si poteva assistere allo show solamente in piedi e, se non si aveva uno speciale pass per la visione frontale, era possibile osservare i capi solo da cattive e distorcenti angolazioni.

Alexander Wang ss 18 New York
Bella Hadid e Kendall Jenner per Alexander Wang

La settimana si è conclusa con la sfilata di Marc Jacobs. Degni di nota i suoi copricapo a fiocco o fascia, simili a quello di Kate Moss al MET Gala del 2009 e ripresi dalla cultura africana. In questa stagione anche le fascette con fiocchi giganti di Delpozo, ma soprattutto i cerchietti di Wang, con frasi del tipo “Wangover” o “After party”,  hanno conquistato un posto speciale nelle menti e nei cuori degli spettatori.

 

Photo Credit: Google.it; Dazed Magazine; Josefina Santos; Imaxtree; Nicholas DeLieto; Lillie EIger

 

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