Il 7 dicembre scorso è stata presentata la collezione Pre-Fall 2018 di Chanel, la cosiddetta Métiers d’Art. Punto chiave di essa è infatti evidenziare la grande maestria delle aziende di lusso con cui Chanel lavora nella produzione dei suoi capi. La sfilata si è svolta all’Elbphilharmonie, un nuovo teatro dell’opera moderno sorto di recente ad Amburgo, terra natia di Lagerfeld. Per celebrare la sua casa, quella da cui dichiara di non essere mai stato realmente lontano, il direttore creativo di Chanel ha ideato quella che a detta di tutti è una delle sue migliori collezioni.
Isipirata dal porto di Amburgo, la collezione sprizzava navy da tutti i pori. Il cashmere prodotto dall’azienda Barrie in Scozia, è stato usato non solo per maglioni e completi, ma persino per caldi stivali alti fino al ginocchio e polsini. Il tutto senza dimenticare l’eredità di Coco: un completo da marinaretta è stato realizzato totalmente in tweed. Tornano ispirazioni degli anni ’60, come le minigonne con calze nere, i patchworks asimmetrici e gli abiti con paillettes luccicanti direttamente dalla casa Lesage. Stessa ispirazione per gli uomini, che hanno sfilato in tenuta marinaresca, con tanto di pipa in bocca! Pezzo forte gli elbeseglers, più conosciuti come berretti baker boy. Ogni modello e modella ne aveva uno, reso chic da dettagli metallici, una spilla davanti e in alcuni casi del tulle.
Chanel non ha lasciato nulla al caso. I capelli delle modelle sono stati acconciati da Sam McKnight con trecce a spina di pesce o nodi da marinaio, spesso decorati con vistose perle e fiocchi. Anche nelle borse Largerfeld ha lanciato un trend. Alcune di esse, infatti, erano clutches in metallo a forma di scatola, dai colori sgargianti e recanti il logo CC. Dei piccoli container a mano insomma.
Quella che Tim Blanks definisce «una potente combinazione di sobrietà e peccato» ha calcato la passerella di Amburgo con straordinario successo. Lagerfeld, con questa Pre-Fall vuole rendere omaggio alla città che lo ha amorevolmente cresciuto e allo stesso tempo lanciato verso Parigi e il mondo per continuare la sua carriera quando si è presentata l’occasione. Il designer riporta le parole della madre: «Amburgo è un portale verso il mondo, ma devi passarci attraverso». La collezione era formata da quello che metà delle fashion victim morirebbe per indossare oggi. Il tutto reso speciale, curato e lussuoso dal tocco di Lagerfeld.
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