La rivoluzione firmata Diesel

La sfilata Spring/Summer 2023 di Diesel sarà ricordata da molti: la città di Milano, e l’Allianz Cloud di Lotto, sono stati sommersi da una baraonda fashion di giovani vestiti all’ultimo grido pronti per assistere ad una delle sfilate di apertura della Fashion Week Milanese. Diesel ha infatti dato la possibilità, a partire dal 1 settembre, di ottenere gratuitamente il biglietto di entrata alla sfilata semplicemente registrandosi tramite il loro sito web. Inutile dirlo, tutto andato sold-out in poche ore.

Diesel p/e 2023

Glenn Martens, direttore creativo del brand, ha presentato una collezione che mixava il cavallo di battaglia di Diesel, ovvero il denim, con nuovi materiali e tecniche. Il denim è stato trattato in numerosi modi, dai lavaggi chiari fino ad essere addirittura sfrangiato e tritato per comporre completi sexy. Anche una giacca di pelle ha subito lo stesso trattamento, squarciata fino a rivelare l’interno del tessuto, mentre un completo dello stesso materiale è stato lucidato fino a sembrare glassato. Altre volte invece, il jeans veniva ritagliato e cucito a formare dei collage su giacche e gonne lunghe. L’ispirazione anni ’90 era preponderante: vita bassa, minigonne a forma di cinta e micro top con la scritta Diesel. La collezione presentava anche abiti dai colori vitaminici, perfetti per le serate d’estate. L’oggetto del desiderio? Probabilmente lo stivale cuissard attillato con la fibbia gigante a forma di D. Oppure una delle fantastiche borse squadrate, pronte a sostituire le mini bag che molti ragazzi sfoggiavano tra gli spalti del pubblico.

Diesel sfilata milano

Insomma, una collezione young come il pubblico al quale Diesel si rivolge ed al quale ha aperto le porte. Glenn Martens è stato nominato direttore creativo del marchio nell’ottobre 2020, ed in pochissimo tempo è riuscito a riportare in auge un brand orgogliosamente italiano e che si appoggia a piccole aziende locali, grazie ad una creatività sfrenata e una sensualità sfacciata, volgare, ma mai scadente. Sensuale era l’invito alla sfilata: un sex toy azzurro. Sensuale era anche il gonfiabile che occupava gran parte della venue, e che ha vinto il Guinness World Record per il più grande gonfiabile.

Diesel sfilata milano

Come ha osservato Andrea Batilla, «come Demna da Balenciaga, da Diesel si ascoltano storie di provincia, periferiche, da camminata nella via centrale della città la domenica per far capire a tutti l’ammontare esatto del conto in banca. Storie che la moda si è sempre rifiutata di raccontare per non ammettere di diventare altro appena uscita dai centri di Londra o di Milano». I due designer sono accomunati da una voglia di disruption, di annullamento del perbenismo, di una voglia di mostrare il lato brutale (ma ricco di personalità) della moda. E lo stesso senso di disruption emerge proprio nell’invitare dei “comuni mortali” alla sfilata.

C’è chi urlerà alla trovata pubblicitaria: sicuramente aprire le porte ad un pubblico così ampio (si parla di tremila persone) ha giovato a livello di immagine, ma il fatto che fra gli spalti ci fossero perlopiù studenti e appassionati di moda la dice lunga, e mostra come Glenn Martens abbia centrato il suo obiettivo, ovvero farsi vedere concretamente (e non dallo schermo dello smartphone) ai suoi ideali acquirenti. Oltre al fatto che dopo aver assistito alla sfilata anche la sottoscritta desidera una borsa Diesel o una minigonna in denim, resta una grande gratitudine per aver avuto la stupenda occasione di entrare più da vicino nel mondo delle sfilate, solitamente riservato a stampa, buyer e influencer.Diesel primavera 2023

Foto: Vogue Runway; Giulia Maiorana

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