L’amore per le scarpe sporche

Instapump Fury
Instapump Fury

Sia i collezionisti che le persone comuni adorano il fatto che le proprie scarpe restino pulite, intatte e ben mantenute. Nessuno vorrebbe vedere le proprie calzature nuove di negozio rovinate, consumate o calpestate il primo giorno in cui le indossano. Inoltre quasi tutti buttano le loro scarpe se sono troppo usurate e sporche. O forse no.

 

Negli ultimi anni infatti gli stilisti hanno portato in passerella scarpe realizzate in collaborazione con i grandi marchi dello sportswear volutamente sporche, rovinate o riempite di tag. Raf Simons nella collezione Autunno/Inverno 2015 ha lavorato con Adidas alla creazione di una linea delle iconiche Stan Smith ma sporche e con la pelle rovinata. Il brand Saint Laurent ha fatto sfilare sneakers bianche dall’aspetto usurato per la collezione Primavera/Estate 2016, tutta ispirata ai vestiti usati e all’abbigliamento da concerto. Per la collezione Primavera/Estate 2017 ha avuto luogo una collaborazione tra Vetements e Reebok, che ha dato vita alle Instapump Fury, in pelle bianca, senza lacci, ricoperte di tantissimi doodles e scritte colorate, simili a quelli che tutti gli adolescenti fanno sulle proprie scarpe per personalizzarle. Infine, anche alla sfilata Cruise 2018 di Gucci sono state avvistate sneakers dall’aspetto poco invitante per gli amanti delle scarpe linde e pinte.

Converse sporche

Sembra che questo trend sia eredità degli anni ’70 e ’80: in quel periodo le All-Stars venivano indossate da svariati personaggi della musica rock (come gli AC/DC, i Ramones, Kurt Cobain) e da attori come James Dean, seppur nate come scarpe per sportivi. Il grande pubblico le indossò a sua volta perché simbolo di una controcultura nascente grunge, in lotta contro l’estetica ultra-glam. Tant’è che anche oggi circolano modelli particolari di All-Star con effetto sporco. Gli stilisti sopracitati si sono ispirati a questo periodo storico e a queste figure leggendarie nella realizzazione delle loro scarpe.

Tuttavia, se negli anni passati si trattava di scarpe davvero usate, quelle proposte in passerella oggi sono scarpe nuove, e costano dai 600€ ai 1000€. Molti sostengono che queste calzature tutto ricordino tranne qualcosa di usato o di vintage, ma sembrano solo sporche. Uno schiaffo ai consumatori o una forma di protesta contro il capitalismo, l’industria della moda e i loro ritmi che accelerano a velocità esponenziale ogni anno? E’ solo una tendenza effimera destinata a durare poco o l’emblema di una ribellione? Ai posteri l’ardua sentenza.

Adidas Raf Simons sporche
Raf Simons X Stan Smith

 

 

 

Photo credit: Google.it

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