Un primo sguardo alle collezioni Primavera-Estate 2018

Questa settimana tre case di moda (Proenza Schouler, Rodarte e Peter Dundas) hanno presentato le loro collezioni Ready-to-Wear Primavera/Estate 2018 alla Fashion Week di Parigi fra le sfilate dell’Haute Couture.Proenza Schouler

Proenza Schouler: la sfilata si è svolta nel chiostro di Lycée Jacques-Decour, sotto una leggera pioggia estiva che dava un tocco romantico al defilé. La collezione presentata dai due stilisti americani Lazaro Hernandez e Jack McCullough condivide con l’Haute Couture la raffinatezza delle textures e dei dettagli sartoriali, ed è composta da abiti ed ensembles lunghi fino alla caviglia, che formano una figura longilinea movimentata grazie a balze e piume qua e là. Fra jacquard, tulle e pizzi macramé spiccano il bianco avorio, il rosso e il nero. Proenza SchoulerFiori a profusione, sia stampati che in forma di appliquès che compongono corsetti vedo-non-vedo. Deliziose le slingbacks (scarpe aperte sul tallone) di pelle con balze e gli svariati cappotti e giacche “corsettati” in pelle ad evidenziare il punto vita. Il tutto è femminile e sensuale ma mai semplicistico per via dei dettagli e dei materiali speciali che danno carattere anche al più classico dei capi.Rodarte

Rodarte: il marchio fondato nel 2005 dalle sorelle Kate e Laura Mulleavy è quel brand a cui nessuna amante del bon-ton, del tulle e della leggerezza sa resistere. In un ex ospedale e, al finale, nel suo giardino (tappezzato di luci al neon, già sperimentato nelle collezioni passate) hanno sfilato abiti pastello da “principessa moderna” fatti di seta e tulle accanto a completi di pelle abbelliti da perle e fiocchi in metallo dorato. In mezzo a tutto il verde del giardino anche le modelle sembravano essere parte della natura stessa, con mazzetti di gissofila che avvolgevano le loro braccia, spalle e teste, quasi a ricordare una Ermione de La pioggia nel pineto. Tutti gli accenni a una ipotetica donna di mondo sono interamente inglobati in una collezione che a primo impatto appare carina, ma che a una seconda occhiata rivela un qualcosa di strano, di ambiguo, di minaccioso, in un’atmosfera quasi onirica. RodarteD’altronde la pellicola alla quale le due sorelle si sono ispirate per la palette dei colori e per l’ambientazione è Tre donne di Robert Altman: un film drammatico e femminista che dipinge il degrado psicologico di tre donne con percorsi diversi, una sognatrice, una intellettuale, l’altra artista. Sono queste le tre anime che convivono nel mood della collezione.Peter Dundas

Peter Dundas: per la prima volta ha sfilato con un sua collezione personale e non in collaborazione con altre case di moda, potendo così rivelare il suo più vero io. Centro di questa collezione è il non avere un centro: ispirazioni diverse si fondono insieme in un’esplosione di colori accesi fluo, corpetti aderenti a mo’ di corsetto, paillettes a profusione, body-con dresses per donne tutte gambe.Peter DundasFra caftani decorati e denim ricamato, la donna che ha proposto Dundas è una donna rock ‘n roll, barocca (alcuni capi effettivamente fanno pendant con la venue scelta, in stile XVII secolo) e che vuole farsi notare, senza rimanere in un angolo.

Queste tre collezioni, estremamente diverse, hanno fatto la loro apparizione davanti a giornalisti, influencer ed esperti. Quale sarà il trend vincente? Lo scopriremo quando i capi arriveranno sul mercato, anche perché spesso sono proprio le proposte meno apprezzate dalla stampa che poi totalizzano il maggior numero di vendite.

Photo Credit: Lillie Eiger; BoF

3 Risposte a “Un primo sguardo alle collezioni Primavera-Estate 2018”

  1. Proenza troppo bon ton per me, Rodarte ADORO l’idea di fondo, e di Dundas qualcosa lo metterei, lo pensavo più stravagante.
    By the way mi piace molto come hai presentato le collezioni, se riesci a far capire qualcosa di moda a me considera un traguardo tagliato… :’)

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