Le top models, il fenomeno nato negli anni Novanta

top modelAl giorno d’oggi si può dire che molte top model famose (le sorelle Hadid, Kendall Jenner, Vittoria Ceretti) non siano semplicemente modelle, ma personaggi pubblici. Compaiono in ambiti legati non solamente alla moda e sostengono proprie iniziative anche in altri campi. Questo fenomeno in realtà ha radici molto più lontane, quando in un mondo in cui i social non esistevano, qualcuno è riuscito ad avere la medesima visibilità.

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La celebre copertina di Vogue (01/1990)

Gennaio 1900. In copertina del numero di Vogue UK cinque splendide modelle, immortalate da Peter Lindbergh. Non sono ragazze qualunque: parliamo di Cindy Crawford, Linda Evangelista, Tatjana Patitz, Christy Turlington e Naomi Campbell. Atletiche, dal fisico scultoreo e dai visi affascinanti, queste cinque donne daranno inizio all’età dell’oro delle top model, fenomeno interamente anni Novanta che vede diventare queste giovani non le indossatrici dei migliori stilisti, ma delle vere e proprie personalità pubbliche. In un periodo in cui non esistevano ancora gli addetti alla comunicazione, il loro potere risiedeva tutto nella loro personalità e in come il mondo mediatico cadesse ai loro piedi.

I primi ad aver intravisto il loro successo sono stati George Micheal, che le ha inserite nel suo videoclip di Freedom!, e Gianni Versace, che le ha fatte sfilare a braccetto sulla passerella milanese Autunno/Inverno 1991 (di cui si è ricordata Donatella Versace proprio nella sfilata Primavera/Estate 2018 in memoria del fratello). Da quel momento, in pochissimo tempo, tutte toccarono il vertice di gradimento del pubblico, più di qualunque pop star o attrice. Infatti non solo erano presenti sulle più grandi passerelle del tempo, ma anche in spot pubblicitari, linee di cosmetici, videoclip, ecc. Cindy pubblicava video di fitness, Naomi degli album, Claudia dei film, e tutte insieme si occupavano del famoso Fashion Café. Linda Evangelista arrivò addirittura a pronunciare la celebre frase «Non ci svegliamo mai per meno di 10.000$ al giorno».

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Da sx: Linda Evangelista, Cindy Crawford, Naomi Campbell e Christy Turlington per Gianni Versace

Alla fine degli anni Novanta, però, la moda volta pagina: nasce il modello dell’heroine chic, incarnato dalla splendida Kate Moss. Uno stile più introspettivo, più “dark”, meno scintillante e glamour. La moda aveva fatto il suo corso ed era passata ad altro. D’altronde era importante far ritornare l’abito (e non chi lo indossava) al centro dell’attenzione.

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Kate Moss

Tuttavia, queste cinque ragazze esplose in collettivo, sono riuscite a rimanere in voga anche singolarmente. Ognuna ha continuato la sua carriera, al punto che si può tranquillamente essere d’accordo con Olivier Nicklaus quando dice che «essere stata una supermodel degli anni ’90 è la migliore delle assicurazioni per la vita».

 

 

 

 

 

 

 

 

Photo credit: Google.it

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