Il reggiseno: da oggetto di costrizione a migliore amico della donna

Manifesto reggisenoPush-up, a balconcino, bralette, senza ferretto… Oggi abbiamo a disposizione una vasta scelta di reggiseni diversi, disponibili in una infinita gamma di colori e decorazioni. Ma come nasce questo capo prettamente femminile, di grande utilizzo e soprattutto dall’alta sensualità?

Tradizionalmente si fa risalire la nascita del primo reggiseno al 1914, anno in cui Caresse Crosby lo brevettò ufficialmente. Lo aveva creato cucendo dei fazzoletti di seta a un nastrino rosa per sostenere il seno in modo più discreto del corsetto. Antecedente è il modello di Cadolle, che all’EXPO di Parigi del 1889 aveva creato un proto-reggiseno, tagliando la parte del corsetto riservata al petto da quella del busto. In realtà, però, l’esistenza di espedienti per sorreggere, appiattire o valorizzare il seno esistevano già da millenni.prootipo reggiseno

Mentre in Egitto le donne tenevano il seno nudo sotto la kalasiris, gli antichi romani, ritenendo volgare mostrarlo, lo avvolgevano e appiattivano con lo strophium e il mammillare. Simile era l’apodesmos greco, usato per coprire o, se avvolto sotto il seno, mettere in risalto le curve. Durante il Medioevo ovviamente il petto veniva nascosto e mortificato, ma tramite dei ritrovamenti è stato scoperto che in ogni caso le donne portavano qualcosa di simile a un reggiseno. Nel Rinascimento, invece, avere un bel décolleté era importante per le donne aristocratiche. C’era addirittura l’usanza di non allattare i figli per mantenerlo sodo. A Caterina de’ Medici è stata a torto attribuita l’introduzione del corsetto nel XVI secolo, che consisteva in stecche e rinforzi di tela e metallo per definire il tronco e comprimere le mammelle verso l’alto, quasi a farle traboccare dai vestiti. Esso inizia a decadere nel XIX secolo, su spinta sia dei medici che dei movimenti femministi di riforma dell’abbigliamento. Si iniziò a capire, infatti, che il corsetto era una costrizione troppo estrema e rischiosa per la salute, e le donne, iniziando a lavorare, reclamavano indumenti che garantissero maggiore libertà di movimento.

Reggiseno corsetto
Ritratto di Maria Antonietta (XVIII sec)

Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, il reggiseno si affermò definitivamente nella società. Gli uomini erano al fronte e le donne sfruttarono questo comodo capo appena uscito sul mercato, e abbandonano il corsetto. Negli anni ’20, con la moda à la garçonne e l’abbattimento delle differenze tra abbigliamento maschile e femminile, le donne useranno un reggiseno per appiattire il petto. Il boom del capo si ha però negli anni ’30: con l’introduzione del nylon e del rayon, materiali molto elastici a basso prezzo, chiunque può acquistarne uno.

madonna reggiseno
Madonna con il suo celebre reggiseno a punta realizzato da Gaultier (anni ’90)

Nel secondo dopoguerra a dettare moda sono le pin-up, donne dal seno alto e prorompente, e il reggiseno diviene lo strumento per esaltare le proprie curve. Per questo nasce Very Secret, il primo “push-up” che, grazie a cuscini d’aria, fa sembrare prosperoso anche il seno delle più magre. Dopodiché attraversa un periodo buio con le lotte femministe degli anni ’60, in cui i reggiseni venivano bruciati in reazione a una società ancora troppo maschilista e segnata dalle disparità fra uomo e donna. Negli anni ’70 e ’80 riacquista sfarzo, e diventa simbolo di sensualità e di seduzione, da esibire nei più svariati modi. Ultima rivoluzione è il Wonderbra negli anni ’90, che permette a qualunque donna di esibire un décolleté sinuoso anche senza possederlo grazie alle imbottiture.

wonderbra reggiseno
Wonderbra

A cento anni dalla sua nascita il reggiseno è passato da oggetto di costrizione, fatto per impedire qualunque movimento, a migliore amico della donna, disponibile ormai in tantissime taglie. D’altro canto però, sono necessari ulteriori passi avanti per adattarlo alle forme di chi lo indossa. Molte persone infatti (soprattutto del mondo dello spettacolo) stanno abbracciando il cosiddetto braless trend, e rifiutano di indossare il reggiseno per comodità e perché ritengono che quelli in commercio non esaltino veramente qualunque tipo di seno.

kendall senza reggiseno
Kendall Jenner
Photo credit: Google.it

6 Risposte a “Il reggiseno: da oggetto di costrizione a migliore amico della donna”

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