Draghi e altre creature (e creazioni) a Milano

Gucci Milano
Gucci

La Fashion Week milanese si è conclusa. Molto è stato visto e fatto, ma gli avvenimenti da tenere a mente sono relativamente pochi.

Teste mozzate e cuccioli di drago da Gucci

Alessandro Michele ha ambientato la sua collezione Autunno/Inverno 2017 in una sterile e luminosa sala operatoria. Infatti, come un chirurgo, ha tagliato e cucito insieme varie suggestioni, dall’oriente, agli alieni, al baseball statunitense. Filo conduttore di una collezione vorticosa e audace era la metamorfosi: ogni abito è una celebrazione dell’essere e del divenire, nel rispetto di ogni creatura, sia umana che post-umana. Le teste mozzate, il terzo occhio sulla fronte e il piccolo drago rappresentavano proprio quest’ultimo tipo di essere, con non pochi riferimenti al mondo fantasy. Chiunque può essere ciò che vuole, e può esprimere il suo io tramite gli abiti, anche se questo comporta indossare il cappello degli New York Yankees abbinato a una impermeabile/coprigruccia di velo. L’universo turbinoso di Michele continua a plasmarsi sfilata dopo sfilata, accompagnato sempre dall’alta qualità e varietà dei capi Gucci.

Moschino Milano
Moschino

Moschino, clima di cospirazione

L’apparente sfilata di carnevale che ha portato Jeremy Scott a Milano è in realtà la prova dell’esistenza degli alieni. Una teoria, che già circolava da anni e ripresa dal designer, sostiene che Marylin Monroe fosse a conoscenza della loro presenza, e che il governo americano l’avesse assassinata per questo. Da qui gli iconici capelli delle modelle e il bodypaint colorato su alcune di loro, a farle sembrare dei veri e propri extraterrestri. Scott però si è spinto oltre, ipotizzando che anche Jackie O fosse una di loro. La collezione aveva per questo un appeal anni ’60 e una grande varietà di colori. Alcuni tailleur erano stampati con illustrazioni pop di Ben Frost. Gli abiti da sera avevano tagli e pattern futuristici. La vena polemica di Scott contro il governo americano, sebbene trasparisse con veemenza dalle dichiarazioni in backstage, non era altrettanto potente nella collezione, più sottotono e che passa più inosservata rispetto alle precedenti.

Fendi Milano
Fendi

Logomania da Fendi

Silvia Venturini Fendi ha collaborato già per la sua collezione Menswear con Reilly, un Insta-artist che ha rinnovato la storica doppia F della maison. Per il ready-to-wear il mix c’è stato con il logo del celebre brand Fila. E’ stata la collisione fra due mondi che sembravano opposti, quello del lusso da giorno e quello dello sportswear. Eppure questo connubio ha portato enorme freschezza a una collezione dai colori sobri, dai tagli controllati, romantica e adatta a una donna in carriera chic ed elegante anche di giorno. Il monogram Fendi, sia rivisitato che tradizionale, campeggiava su trench in vinile, pellicce, sciarpe e sulle due nuove borse, la Double F e Pekaboo X-Lite.

Tod's Milano
Tod’s

Cuccioli di Tod’s

La pelle è sempre stata uno dei tessuti cardine per Tod’s, e quest’anno è stata abbinata a cappotti imbottiti e giacche sui toni del marrone e del cachi. L’outerwear però non era l’unica cosa ad essere “pelosa”: Gigi Hadid e altre modelle portavano in braccio dei dolci cuccioli. Un metodo efficace per attirare attenzione e favore: chi non è intenerito da un dolce muso? Il tutto è da parte di un brand che sta svecchiando le sue linee e puntando a una clientela più giovane, come si evince dalla front row e dalle immagini pubblicitarie che hanno come protagonista l’idolo dei millennials, Kendall Jenner.

Il lancio dell’AdR Book con asta

Anna dello Russo, editor di Vogue Giappone, è un personaggio famosissimo nel mondo della moda. Chiunque avrà visto almeno una sua foto, magari in qualche outfit eccentrico. A buon diritto considerata una delle regine dello street style e una fashion victim a tutti gli effetti, Anna ha deciso di donare parte del suo immenso guardaroba (che occupa un intero appartamento) sia tramite un’asta che tramite il sito Net-a-Porter.com. I ricavati andranno alla Swarovski Foundation Scholarship Program, che finanzia stilisti emergenti. L’asta ha avuto luogo a Milano in seguito al lancio del libro che racconta di questi abiti e della storia di chi l’ha indossati, l’ADRBook. Si può dire che l’asta sia stato uno degli eventi più attesi di tutta la Fashion Week milanese. Tra i presenti, che si sono aggiudicati trenta dei vestiti della collezione, Diego e Andrea della Valle, Laura Lusuardi, Alessandro dell’Acqua ed Ermanno Scervino. Anna non si dichiara gelosa dei suoi capi né ammette di sentirne la loro mancanza. Il suo sollievo maggiore è quello di dare una mano a talentuosi giovani artisti, che sforneranno altri abiti che lei sicuramente sarà pronta a collezionare e indossare.

Anna Milano
Asta organizzata da Anna dello Russo

 

Photo credit: WWD; LOVE Magazine; Hero Magazine

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