Fashion Week digitale: Milano riparte dopo il coronavirus

Come il Covid ha sconvolto il fashion system

Con l’arrivo del coronavirus e del lockdown, tutte le certezze sono crollate e si ha l’impressione che niente sarà come prima. Questo è sicuramente vero per la moda, ambito in cui si ricercavano da anni dei segnali di cambiamento che la pandemia (unita alle questioni della sostenibilità e del razzismo scatenatesi nelle ultime settimane) ha decisamente portato in superficie. Si inizia a scardinare un sistema ormai esausto, sempre di corsa per far uscire l’ultima collezione, che sia Pre-Fall o Cruise. Un sistema che sembrava chiuso nella sua torre d’avorio e che invece ha iniziato a sfruttare i social per coinvolgere davvero sempre più persone e non solo influencer. Un sistema «impersonale, di cui abbiamo smarrito il senso», come racconta Alessandro Michele in una delle pagine del suo personale diario virtuale su Instagram. Come realizzare una sfilata o uno showroom se le aziende non producono, tutti gli spazi di ritrovo sono chiusi e le persone non si possono incontrare? A queste esigenze ha risposto la fashion week digitale.

Post di Alessandro Michele
Foto: @gucci Instagram

Fashion Week Digitale: la tecnologia è di tendenza

Già da prima molti brand trasmettevano in streaming le loro sfilate, ma adesso la questione è diversa. Le fashion week digitali utilizzeranno il web come unico strumento per divulgare le collezioni di stilisti affermati ed emergenti in tutto il mondo. Significa investire in tecnologie e implementarle per creare un’esperienza alternativa al solito defilé, che riesca a coinvolgere il pubblico. Realtà aumentata e visori saranno i veri protagonisti di questa stagione e diventeranno un rompicapo per i creativi, che dovranno ingegnarsi per rendere le fashion week digitali creative e appetibili per il pubblico, e non una semplice riproduzione video dello show appena svolto. Impressionante è in questo senso il lavoro del brand Hanifa, con una sfilata rivoluzionaria e innovativa in cui gli abiti digitali erano “indossati” da manichini invisibili, come nessun film futuristico avrebbe potuto immortalare.

 

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Milano e la Camera della Moda

Anche l’Italia ha accolto subito la novità della fashion week digitale. La Camera della Moda italiana ha annunciato che la Milano Digital Fashion Week si terrà dal 14 al 17 luglio (quindi sarà più breve del solito) e ospiterà collezioni sia maschili che femminili. Le piattaforme web e social dell’ente metteranno a disposizione video, interviste, backstage e dietro le quinte, showroom, lezioni di approfondimento e molto altro. Inoltre, stando alle dichiarazioni, si cercherà di sostenere i brand emergenti. L’evento della fashion week digitale è posto in continuità con il Fashion Hub Market dello scorso febbraio, l’ultimo evento prima del lockdown, soprattutto per quanto riguarda le iniziative a sostegno della Cina. Molti brand hanno aderito all’iniziativa: Dolce&Gabbana dopo anni tornerà a sfilare in Italia, nel campus dell’Humanitas, con pubblico limitato e diretta streaming. Altri hanno preferito puntare su un rallentamento e sui ritmi di una moda sostenibile, come Armani che ha deciso di posticipare tutte le sfilate milanesi a settembre. Sulla stessa scia Gucci, che presenterà due sole collezioni l’anno per «abbandonare il rito stanco delle stagionalità e degli show» e per «riappropriarsi di una nuova scansione del tempo, più aderente al suo bisogno espressivo».

Fashion Week digitale
Foto: nss Magazine

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