Cartier Confidential: il podcast alla scoperta del lusso.

“Mentre il mondo era in pausa abbiamo fatto del nostro meglio per aggrapparci alla bellezza, ovunque essa fosse”. Così si apre Cartier Confidential, il podcast creato da Cartier su Spotify. Pubblicato a partire dal 19 maggio e ancora in produzione, Cartier Confidential illustra con episodi di qualche minuto la storia e i progetti del marchio, cercando di ispirare l’ascoltatore e coinvolgerlo nella visione del brand.

Cartier confidential copertina
Copertina del podcast

La storia

La maison Cartier nasce a Parigi nel 1847 come laboratorio di gioielli a conduzione familiare, sotto la guida di Louis François Cartier. Fin da subito i suoi prodotti esibiscono essenzialità, ricercatezza e autenticità, tutte caratteristiche dello stile del brand che resteranno fondamentali negli anni. Anche l’innovazione però fa parte dei codici di Cartier: dai primi del Novecento si sperimentano forme geometriche e astratte, diffuse nell’arte del periodo, e oggetti come gli orologi da polso diventano icone di stile, apprezzate da personaggi famosi e reali. Risalgono infatti a questo periodo i rapporti con la principessa Matilde, nipote di Napoleone Bonaparte, ed Edoardo VII d’Inghilterra. Personaggio che darà sfarzo alla maison sarà Jean Toussaint, direttrice dell’Alta Gioielleria dal 1933 e musa di Cartier. I suoi gioielli ospitavano elementi floreali e animali, ma anche forme tridimensionali. Inoltre sperimentò combinazioni di colore audaci mai pensate prima e pezzi dorati più ironici, ma pur sempre eleganti e al passo con l’estetica Cartier. I gioielli di Toussaint erano pensati per donne emancipate, moderne e raffinate come lei, tanto che si parlerà di “stile Toussaint”. Sarà inoltre lei a mostrare per la prima volta su un beauty case il simbolo della pantera, divenuto iconico per la maison a partire da una pubblicità del 1914.

Halo tiara
Kate Middleton con la tiara Halo

La corona inglese

Cartier Confidential dedica un episodio ai rapporti con la corona inglese. Sarà proprio il Royal Warrant ottenuto da Edoardo VII a garantire un rapporto duraturo e qualitativo con essa. Molti gioielli della regina Elisabetta II sono firmati Cartier, primo fra tutti la tiara Halo, ereditata dal matrimonio paterno e tornata alla ribalta nel 2011 perché indossata da Kate Middleton nel Royal Wedding. Degne di menzione anche le innumerevoli spille della regina, tra cui quella a forma di gufo, animale amato da Elisabetta.

Il Trinity

Pezzo iconico di Cartier celebrato in un episodio del podcast è il Trinity. Creato nel 1924, è un anello composto da tre fasce di metallo intrecciate: platino, oro rosa e oro giallo. Simbolo di amicizia, amore e fedeltà, le sue linee pulite conquistarono subito il pubblico sia maschile che femminile (tra i suoi primi acquirenti Cocteau e Grace Kelly). Il Trinity, che prende questo nome in realtà solo dal 1981, è stato riproposto in vari gioielli (orecchini, bracciali) e con materiali nuovi (come il più audace oro verde o la ceramica).

Cartier confidentialProgetti e collaborazioni

In Cartier Confidential, dopo una breve rassegna sui momenti storici più importanti di Cartier, vengono elencati i progetti più rilevanti che la maison ha preso in carico. Primo fra tutti il Women’s Initiative (dal 2006), che sostiene programmi di business di 21 imprenditrici da tutto il mondo. Tramite workshop, consulenze, premi in denaro e borse di studio, Cartier cerca di promuovere la loro crescita. Altro progetto celebre è #GenerationPasha, nato per pubblicizzare una nuova edizione dell’iconico orologio “Pasha de Cartier”, comparso per la prima volta nel 1985. I cinque ambassadors (Rami Malek, Troye Sivan, Maisie Williams,Willow Smith e Jackson Wang) hanno in comune l’essere talentuosi, ambiziosi, audaci, anticonformisti, un punto di riferimento per la loro generazione. Per questo pubblicizzano un prodotto che è da sempre rivolto ai cosiddetti “achievers”, coloro i quali credono nella realizzazione di se’ e nel duro lavoro per raggiungere i propri obiettivi. Infine viene menzionata la recente collaborazione tra la Fondation Cartier e la Triennale di Milano, due istituzioni legate all’arte e al design situate in due importanti città europee. Il loro accordo, della durata di 8 anni, prevede il sostenimento di vari campi artistici e creativi, dalla moda al cinema all’architettura, tramite due o tre mostre l’anno. La prima, inaugurata lo scorso 17 ottobre, è dedicata a Claudia Andujar, fotografa brasiliana che si batte per la tutela della tribù indigena degli Yanomami.

#generation pasha cartier
La #GenerationPasha. Da sx: Rami Malek, Willow Smith, Maisie Williams, Troye Sivan (in basso), Jackson Wang

 

Il lusso non è solo qualità tangibile ma anche storia, relazioni forti e idee innovative. Questo mostra il podcast Cartier Confidential. Questa grande casa di gioielli è saputa rimanere al passo coi tempi non solo producendo creazioni dalla delicata unicità e innovative, ma anche supportando la creatività in ogni ambito artistico e stabilendo legami forti con personaggi influenti (persino reali) di cui ha saputo conquistare l’attenzione.

Foto: Cartier; Pinterest.

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